Paolo da San Lorenzo (1935-2022) è stato uno degli artisti marchigiani più affascinanti e poliedrici del panorama contemporaneo, un pittore che ha saputo coniugare un’eredità post-cubista con un’espressività unica, capace di catturare l’attenzione di collezionisti in tutto il mondo. Nato a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro e Urbino, Paolo Eutizi – questo il suo vero nome – ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte del XX e XXI secolo, grazie alla sua visione eclettica e alla sua incessante ricerca di emozioni attraverso il colore e la forma. Questo articolo esplora la sua storia, la sua tecnica, il presunto legame con Pablo Picasso, i suoi soggetti iconici, la vita privata, le sue passioni, il suo studio a Fabriano e l’ampio seguito di collezionisti internazionali.
La Storia di Paolo da San Lorenzo: Un Viaggio tra Italia e il Mondo
Paolo da San Lorenzo nasce nel 1935 in un piccolo borgo delle Marche, San Lorenzo in Campo, un luogo che rimarrà sempre un punto di riferimento nella sua vita e nella sua arte. Dopo una formazione internazionale, che lo vede trasferirsi a Parigi nei primi anni ’60, Paolo inizia il suo percorso pittorico immergendosi nel fermento culturale della capitale francese, all’epoca epicentro delle avanguardie artistiche. È qui che, secondo alcune fonti, avrebbe avuto un contatto con l’eredità di Pablo Picasso, anche se non esistono prove documentali che confermino un rapporto diretto di allievo-maestro. Tuttavia, l’influenza del Cubismo e del Post-Cubismo è evidente nelle sue opere, caratterizzate da una frammentazione delle forme e da un uso audace del colore, che richiama la rivoluzione estetica di Picasso e Braque.
Tornato in Italia nel 1962, Paolo si stabilisce a Fabriano, città nota per la sua tradizione artistica e cartaria, dove apre il suo studio. Qui, la sua carriera decolla attraverso mostre personali e collettive in numerose città italiane, come Roma, Milano e Firenze. La sua fama si espande rapidamente oltre i confini nazionali, grazie alle esposizioni organizzate dalla Galleria Palma Arte in città come Stoccolma, Nizza, Parigi, Dijon, Rouen, fino a mete esotiche come Tahiti e l’Australia. Nel 1995, riceve il prestigioso premio alla carriera “Art e Works” a Melbourne, e dal 1998 il suo nome è inserito nell’annuario Acca in Arte. Tra i traguardi più significativi, spiccano la collaborazione con la JMA Gallery di Vienna nel 2001 e le esposizioni al Museo d’Arte Moderna Moya di Vienna (2008) e al China World Trade Center Exhibition Hall di Pechino (2010).
La Tecnica: Un Caos Controllato di Colore e Forma
La pittura di Paolo da San Lorenzo è un’esplosione di vitalità, dove il colore e la forma si fondono in una danza apparentemente caotica ma profondamente meditata. La sua tecnica si evolve dal Post-Cubismo, con una chiara ispirazione alla scomposizione delle figure tipica di Picasso, ma si arricchisce di un’originalità che riflette la sua personalità inquieta e ribelle. Paolo utilizza colori vivaci, spesso stesi con pennellate energiche e apparentemente casuali, che creano composizioni dinamiche e ricche di movimento. Le sue tele non seguono schemi ripetitivi, ma si rinnovano costantemente, spaziando tra astrattismo e figurazione.
Uno degli elementi distintivi della sua tecnica è l’uso del colore come mezzo per esprimere emozioni profonde. Nei suoi dipinti, il colore non è mai decorativo, ma diventa il veicolo di un dialogo intimo con lo spettatore, evocando stati d’animo che oscillano tra l’entusiasmo e l’inquietudine. Quando la figura umana emerge come protagonista, spesso è la donna a occupare il centro della scena, rappresentata come il “motore del mondo”, un simbolo di forza e seduzione che attraversa molte delle sue opere.
Il Legame con Picasso: Influenza o Leggenda?
Nonostante il riferimento a Paolo come “allievo di Picasso” sia spesso citato, non ci sono prove storiche che confermino un rapporto diretto con il maestro spagnolo. È più probabile che Paolo abbia assorbito l’eredità cubista durante il suo soggiorno a Parigi, dove l’influenza di Picasso era ancora palpabile negli ambienti artistici. La scomposizione delle forme, l’uso di prospettive multiple e l’attenzione alla frammentazione degli oggetti richiamano il Cubismo, ma Paolo rielabora questi elementi in chiave personale, aggiungendo un’impronta emotiva e un’energia che riflettono il suo spirito ribelle. Sebbene non sia stato un allievo diretto, la sua arte può essere vista come un omaggio al rivoluzionario approccio di Picasso, adattato al contesto contemporaneo e arricchito dalla sensibilità marchigiana.
I Soggetti Iconici: Chitarrista, Acquario, Gitane, Portali
I soggetti di Paolo da San Lorenzo sono un riflesso della sua visione poliedrica e del suo legame con il mondo reale e immaginario. Tra i temi ricorrenti troviamo:
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Chitarrista: Come in molte opere cubiste, la figura del chitarrista è un omaggio alla musica, simbolo di armonia e creatività. Paolo ne offre una reinterpretazione personale, frammentando la figura in piani geometrici e arricchendola con colori vivaci che suggeriscono il ritmo e l’energia della musica.
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Acquario: L’acquario rappresenta un microcosmo, un mondo chiuso ma vibrante di vita. Nei dipinti di Paolo, i pesci e le forme acquatiche si muovono in uno spazio fluido, dove il colore crea un effetto di trasparenza e movimento, evocando un senso di libertà e mistero.
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Gitane: Le figure di gitane, con il loro fascino esotico e la loro aura di libertà, sono un tema caro a Paolo. Queste donne, spesso rappresentate con abiti colorati e pose sinuose, incarnano l’idea di una femminilità potente e indipendente, un motivo ricorrente nella sua poetica.
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Portali: I portali sono un simbolo di passaggio, di transizione tra mondi fisici e spirituali. Nelle opere di Paolo, questi elementi architettonici assumono una dimensione quasi metafisica, con colori intensi e forme che si intrecciano, invitando lo spettatore a esplorare l’ignoto.
Questi soggetti non sono mai rappresentati in modo realistico, ma vengono scomposti e ricostruiti attraverso il linguaggio post-cubista, creando un equilibrio tra astrazione e narrazione.
Vita Privata: Un Uomo Inquieto e Appassionato
Paolo da San Lorenzo era un uomo dal carattere complesso, descritto come “inquieto, irriverente e poco incline ad accettare il grigiore quotidiano”. La sua vita privata riflette questa natura ribelle: prima di dedicarsi completamente alla pittura, Paolo si occupa della lavorazione del cuoio, avviando una produzione di borse che gli permette di finanziare i suoi primi passi nell’arte. La sua passione per le scommesse, in particolare sulle corse dei cavalli, è un aspetto meno noto ma significativo della sua personalità. Questa inclinazione riflette il suo bisogno di adrenalina e di sfida, un tratto che si ritrova anche nella sua arte, sempre alla ricerca di un “impatto con la vita” che lo emozionasse.
Nonostante il suo successo internazionale, Paolo rimane profondamente legato alla sua terra d’origine. A Fabriano, il suo studio diventa un punto di riferimento per estimatori e collezionisti, che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo per ammirare le sue opere. La sua umiltà e schiettezza, ricordate dal sindaco di San Lorenzo in Campo, Davide Dellonti, lo rendono una figura amata nella sua comunità, dove viene celebrato come un “maestro del colore”. Un incidente stradale a Fabriano segna un punto di svolta nella sua vita, portandolo a ridurre gradualmente la sua produzione artistica negli ultimi anni, fino a sospenderla del tutto.
Lo Studio di Fabriano: Un Cenacolo d’Arte
Lo studio di Paolo a Fabriano è molto più di un semplice atelier: è un luogo di incontro, un cenacolo dove si riuniscono amici, artisti e collezionisti. Situato nella città marchigiana famosa per la sua tradizione cartaria, lo studio è il cuore pulsante della sua creatività. Qui, Paolo dà vita alle sue tele, sperimentando con colori e tecniche che riflettono il suo spirito eclettico. Lo studio attira un pubblico internazionale, con estimatori che arrivano da ogni angolo del mondo per acquistare le sue opere o semplicemente per dialogare con l’artista. Tra i suoi ammiratori, il collezionista fanese Massimo Bonifazi conserva ben dodici tele, testimonianza della stima che Paolo riscuoteva.
Collezionisti in Tutto il Mondo: Un Successo Globale
L’arte di Paolo da San Lorenzo ha conquistato un pubblico vastissimo, con collezionisti sparsi in Europa, Australia, Asia e oltre. La sua capacità di parlare un linguaggio universale, unendo l’eredità del Cubismo a una sensibilità contemporanea, ha reso le sue opere appetibili per un mercato internazionale. Mostre come quelle di Vienna, Pechino e Melbourne hanno consolidato la sua reputazione, mentre la collaborazione con gallerie prestigiose come la JMA Gallery e la Palma Arte ha ampliato il suo raggio d’azione. Le sue tele, spesso di grande formato e ricche di colore, sono oggi custodite in collezioni private e pubbliche, simbolo di un’arte che continua a emozionare e provocare.
L’Eredità di Paolo da San Lorenzo
Paolo da San Lorenzo ci ha lasciato nel gennaio 2022, a Lecce, dove si era trasferito negli ultimi anni della sua vita. La sua scomparsa ha segnato la perdita di un artista che ha saputo portare il nome delle Marche nel mondo, con un linguaggio pittorico che unisce tradizione e innovazione. La sua eredità vive nelle sue opere, nelle storie dei suoi soggetti e nella passione che ha animato ogni pennellata. Come disse il sindaco Dellonti, Paolo è stato “una personalità artistica e umana di grande spessore”, capace di lasciare un segno indelebile non solo nella sua comunità, ma in tutto il panorama artistico internazionale.
La sua pittura, provocatoria e vibrante, continua a parlare a chi cerca nell’arte un’esperienza che scuota l’anima, un invito a guardare il mondo attraverso gli occhi di un artista che non si è mai accontentato del grigiore quotidiano.
Fonti: